Nov 202012
 
Recensione CM's BG-36: Tekkaman & Pegas
Produttore:
Cm's
Data prod.:
10 Marzo 2012
Materiali:
Array
Accessori:
Figurino di George (Joji) Minami, Techwin Tech Lancer componibile, due impugnature, due fruste, seti di mani per Pegas, set di mani per Tekkaman
Altezza:
Pegas 210 (mm) - Tekkaman 110 (mm)
Peso:
565 (g)
Manuale:
Pieghevole a colori
Fornitore:
Acquisto diretto
Prezzo orig.:
24990 yen

Premessa
Come molte serie giapponesi, Tekkaman (宇宙の騎士テッカマン Uchu no Kishi Tekkaman), in Italia ha trovato più successo che in madre patria, dove addirittura non arrivò a completamento della serie a causa degli scarsi ascolti (da qui il finale tronco).
Fra le serie anni settanta della Tatsunoko, inspirate al fenomeno dei super eroi americani, è quella forse più orientata al mondo dei super robot, presentando molte delle caratteristiche di quel filone. Invasori spaziali, robot, astronavi e l’immancabile scienziato terrestre sono la cornice che vede al centro l’eroe Tekkaman, che a differenza dei classici piloti Nagaiani, non guida il robot, ma veste un’armatura da cavaliere spaziale e cavalca un possente quanto statico robot dal nome eloquente: Pegas.
Sarà per la sigla lasciata in lingua originale, sarà per la qualità oggettiva dell’animazione, fatto sta che nel periodo in cui i robot infestavano le reti nazionali, Tekkaman riuscì a trovare un suo importante spazio nei cuoricini dei futuri appassionati ed è bastato l’annuncio di Cm’s per fa sperare finalmente in una sua rappresentazione decente. E’ andata così? Non proprio.

La confezione:
La scatola è mediamente più piccola rispetto a molti dei predecessori di questo Brave, non è un male in senso assoluto, anche perché gli accessori sono pochi e poco ingombranti. La grafica è d’impatto, come da tradizione, cartone adeguatamente spesso. Internamente troviamo un unico blocco di polistirolo, grande quanto la scatola, che ospita tutti i vari componenti, più un piccolo blister che trova posto dietro al Pegas, posto al centro, dove troviamo le minuterie e le armi di Tekkaman. A destra troviamo le due figure di Joji, in versione civile, solo figurino e quella articolata di Tekkaman. Sulla destra trovano posto il supporto per la posa orizzontale di Pegas, la coppia di mani alternative e la sprue dei tappini copri vite. Il polistirolo protegge molto bene gli elementi interni, provato sulla mia pelle dato che mi è arrivata la scatola semi sfondata ed è per questo che non trovate le foto relative al cartonato.

Dotazione ed Accessori:
Tutti gli accessori caratteristici della serie, sono presenti. Il problema è che sono pochi in origine, quindi sarebbe stato carino trovare dentro anche la rappresentazione dell’astronave di supporto. Anche la qualità non è il massimo della vita e le dimensioni complessive del modello non aiutano sui particolari. Bella ma da maneggiare con cura la doppia lancia. Le mani alternative per il Tekkaman sono un po’ grossolane e le fondine davvero difficili da posizionare. Meglio le mani di Pegas e funzionale il supporto per posizionarlo in orizzontale, ma si sente la mancanza di un vero e proprio stand espositivo. Il figurino di Joji è veramente molto grezzo come realizzazione, l’unica cosa apprezzabile è che risulta in scala con il Tekkaman.

Qualità e finitura:
Cm’s ci ha presentato fondamentalmente due linee di mecha robotico, la “mass” e la “brave”. Entrambe presentano design sempre molto azzeccati, ma la prima è caratterizzata per la totale assenza di metallo, cosa invece che, normalmente, abbonda nella seconda.
Questa volta, invece, c’è andata male.
Se per Tekkaman, non ci si aspettava che plastica, viste le dimensioni e le foto del prototipo, per il Pegas c’è stata una forte delusione dato che da un design così tozzo e massiccio, ricavare un modello con così tanta plastica è stato davvero un passo falso. Per la cronaca il metallo è distribuito nelle gambe, piedi esclusi e nelle braccia, avambracci esclusi.
Altro aspetto negativo, sono le finiture da rivedere. Le mani del tekkaman sono veramente grezze e poco rifinite. I particolari dipinti sono imprecisi e lo sculpt appena abbozzato. Un po’ meglio il figurino statico di Jorji, anche se non fa comunque gridare al miracolo.
Anche alcuni particolari del Pegas non sono accurati. Uno su tutti il portellone da cui esce Tekkaman, che presenta un meccanismo di apertura poco pratico e non fedele. Sempre sul Pegas, sono visibili imprecisioni di assemblaggio fra le pinne delle spalle ed il torace. Altri segni di imprecisione sono evidenti sul torace del Tekkaman e qualche differenza di colora fra le parti in metallo e quelle di plastica del Pegas chiude il cerchio. Peccato perché una delle caratteristiche positive dei Brave era proprio la colorazione e la finitura della vernice.

Articolazioni e posabilità:
Escludendo il figurino, tutto il resto del brave 36 è notevolmente articolato. Anzi, questo è probabilmente l’aspetto più positivo del pacchetto complessivo. Tekkaman ha un numero infinito di punti di snodo, è praticamente un’action figure, con il solo difetto di essere molto leggera e quindi non semplice da posare. Per il resto tutte le pose visibili nel cartone, sono replicabili abbastanza facilmente.
Pegas, dal canto suo, è più agile come Brave che come robot animato. Infatti sono presenti tutte le principali articolazioni antropomorfe e persino di più di quelle del robot originale. Una su tutte, l’articolazione della testa per la posa in volo. Cosa che nel cartone non avviene mai. Pegas è ovviamente anche più facile da posare data la forma e la stazza. Nota un pelo negativa per l’estetica delle spalle, ma soprattutto delle braccia, con giunti abbastanza funzionali, ma molto evidenti e poco gradevoli, nel solco della tradizione di cm’s.

Fedeltà:
Un altro aspetto estremamente critico se non il più critico è la fedeltà o meglio la coerenza del character design.
Pegas, è decisamente fedele, alcune carenze sono dovute a scelte tecniche un po’ dubbie, tipo le ali posteriori, il portello di uscita di Tekkaman e l’articolazione del collo in posa di volo. Tutto sommato però sono piccolezze se consideriamo cosa è stato fatto con il personaggio principale.
Sia alla presentazione, che per tutto il periodo di presentazione, il brave 36 presentava due diverse interpretazioni del Tekkaman a seconda che si parlasse della versione normal, con colori pastello, piuttosto che della metal.
Nella versione limited alcuni dettagli e la forma della testa seguivano un design decisamente diverso. Indipendentemente che piacesse o meno (a me non piace) era comunque ben segnalato, tanto è vero che le grafiche delle scatole presentavano le due varianti, distinte nettamente.
purtroppo, a pochi giorni dal lancio Cm’s ha avuto la bella idea di uniformare i due design e di scegliere per entrambi una testa allungata frutto di un compromesso fra i due stili. Risultato: un mecha meno aderente a scatole e manuali con grafica differente rispetto al contenuto. Più in generale anche l’interpretazione globale del design non appare azzeccata, con spalle enormi, diverse nel disegno, corpo troppo snello ed avambracci inesistenti.
Insomma siamo abbastanza lontani da un risultato ottimale e con la beffa del cambio design dell’ultim’ora, vanificando quella che poteva essere una possibilità di avere le due interpretazioni viste nel cartone animato e non un ammodernamento non richiesto e già visto in altre riproduzioni.

Le soluzioni tecniche
Diciamolo subito! Sembra che Cm’s ci si sia messa d’impegno per cercare soluzioni poco pratiche, astruse e pure bruttarelle.
Tekkaman è un action figure peggiore di qualunque revoltech in circolazione. Tutti i perni sono di tipo sferico ed è scomposto in singole parti, presumibilmente per facilitarne il montaggio. Nota a parte, questo Brave è stato caratterizzato, oltre per il ripensamento estetico dell’ultimo minuto, per tutta una serie di foto delle catene di assemblaggio, con tute le parti visibili nelle vaschette di raccolta… bah!
Pegas non sarebbe nemmeno male se non presentasse quell’impossibile ribaltina posteriore, sì quella dove è “inciso” l’oblo da dove esce Tekkaman. Ora se pensate ad un sistema il più odioso possibile per simulare quell’uscita… ecco aggiungeteci un altro step d’odio e forse arrivate a capire come funzioni il tutto e come nel contempo faccia abbastanza schifo l’esito finale e l’affidabilità. Altra chicca del modello, sono le gambe a molla.
Il tipico alloggiamento dove Joji si trasforma in Tekkaman, dovrei dire dove viene prima avvolto in robusti rovi metallici, inchiodato con pezzi metallici di armatura e poi marchiato a fuoco sulla fronte, per finire poi folgorato… ecco quello, è stato riprodotto abbastanza fedelmente, ma non ho ancora capito il perché delle molle sugli sportelli delle gambe. Così tanto per rendere quasi impossibile far stare al giusto posto il figurino di plastica, nonostante i due perni a cui fissare i piedi. Vabbé! Meno male ce questa voce non ha voto. Meglio.

Conclusioni:
C’è poco da concludere, purtroppo questo Brave è stata una bella delusione.
Innanzi tutto il kit avrebbe dovuto chiamarsi “Pegas”, dato che il Tekkaman è assimilabile ad un accessorio o poco più e poi, diciamocelo, è pure bruttarello rispetto al nasuto robot blu.
Peccato che anche su esso c’abbiano parecchio risparmiato, accompagnando ad una buona interpretazione, soluzioni tecniche e materiali non all’altezza. Consigliato a chi cerca un bel Pegas o a chi proprio è un fan della serie del tipo che ha pure i vintage, le bamboline in vinile e le peggiori cianfrusaglie del cavaliere spaziale. Alla fine quanto è venuto? Due stelle e mezzo? Troppo.

LA PAGELLA
: ★★★★☆
: ★★½☆☆
: ★½☆☆☆
: ★★★★☆
: ★½☆☆☆
Media: ★★½☆☆
PRO
  • non facile trovare altri prodotti dedicati al Tekkaman
  • confezionato bene
  • Pegas è apprezzabile
CONTRO
  • il prodotto è totalmente orientato al Pegas
  • Tekkaman pessimo
  • Soluzioni e materiali non all’altezza