Mar 312017
 
Recensione New line: Devilman Lady
Produttore:
Data prod.:
Ottobre 2002
Materiali:
Resina
Accessori:
basetta circolare di legno, sostegno scultoreo
Altezza:
230 (mm)
Peso:
n.d.
Manuale:
Foglietto monocolore
Fornitore:
n.d.
Prezzo orig.:
16800 Yen

LA RECENSIONE

Se le recensioni avessero una data di scadenza, qui saremmo ben oltre ogni umana decenza. Oggi, infatti, parliamo di una statua del 2002 e da quella data, in attesa di essere messa in esposizione.
Mea culpa, di non averle mai trovato giusta collocazione e per questo, dico subito che l’età del prodotto avrà rilievo sulla valutazione finale, in quanto in quindici anni, l’industria di settore, ha fatto passi giganteschi in ogni aspetto, materiali e costi compresi.

Cominciamo con spiegare chi è Devilman lady o Devil lady. Per la verità è abbastanza intuibile chi sia. Ovviamente è una versione femminile del famoso (per chi mastica un po’ del settore) Devil Man di Go Nagai.
Ora, aggiungo, che Go Nagai è famoso per i robottoni, diavoli e creature mitologico-demonicache e fanciulle prosperose, svestite e spesso vittime di questi ultimi. Inoltre, con tutta la simpatia che un fan può provare, è noto che oltre al suo essere erotomane, un altra cosa che lo appassiona particolarmente, sono il soldi che riesce ad ottenere, cavalcando le sue produzioni.
Risultato: ormai da tempo, non inventa più niente, limitandosi a produrre remake o reinterpretazioni delle sue opere. Con risultati altalenanti per qualità, ma spesso di successo.

Terminata la digressione sul personaggio e sua origine, va detto che ha comunque goduto di una serie animata e vista la riuscita estetica, di molte rappresentazioni.

Fra le tante, all’epoca, due figure attirarono la mia attenzione, per un design abbastanza distante dall’originale (molto bestiale e fisico) che ricordavano più i tratti delicati visti in casa Gainax, proposti da Yoshiyuki Sadamoto.

La statua veniva venduta dentro un’ottima scatola di cartone ben spesso. Grafica semplice a fondo blu, con le scritte canoniche, riporta la foto del modello (versione prototipo, senza la basetta).

L’ottimo sarcofago di polistirolo, assolve bene all’importante compito di proteggere la (fragile) statua, che ha dimensioni medie, essendo una scala 1/6 di circa 23 cm di altezza.

Lo scultore, pseudonimo “Goemon” ha firmato molti figurini della New Line (per altro, guarda caso, quasi tutti su personaggi di Evangelion) e di cui non sono riuscito a rintracciare il vero nome, presenta una figura relativamente snella e dal fisico armonioso, priva di quelle masse muscolari, vistose, caratteristiche del personaggio.

Anche se come definizione viene chiamata “anime”, ha poco pure del design di quest’ultimo. Diciamo che è una delle tante libere interpretazioni. Interpretazione, a parer mio, riuscita, ma resta un gusto personale.

Questa versione (ne esiste un’altra in posa eretta) è particolare anche per come viene presentata. Si appoggia infatti su un piedistallo di vero legno, che ospita una sorta di roccia con i volti di quelli che potrebbero sembrare diavoli o anime dannate, molto caratteristica. La statua, non è direttamente fissata ad essa e deve essere collocata a cavalcioni, con una certa attenzione. Sfruttando la forma del supporto, il tutto risulterà accettabilmente stabile, considerando che parliamo di un oggetto posato.

Se dal lato estetico e di forma, in generale, ho fatto i complimenti, sul lato dei dettagli del prodotto finito, è evidente tutta l’anzianità del prodotto.

Fermo restando che anche oggi, moltissime produzioni si differenziano in modo inaccettabile dal prototipo presentato in prevendita, nel 2002 era cosa più comune e nota. Quindi si era preparati alla tara da fare ed  questa figure non fa eccezione.

Sebbene non ci siano sviste clamorose, i dettagli, dei capelli, del volto e della parti nere, non sono molto definiti, le punte, sono quasi sempre smussate ed il colore, in generale presenta poche variazioni di tono, restituendo una certa piattezza al tutto.Positivamente, va segnalata la quasi assenza dei segni di giunzione, segno di un’attenta progettazione dello stampo e di una certa cura nella fase di stuccatura delle parti.

Come dicevo, per un prodotto non artigianale, era quasi lo standard. Il vero problema, è il tipo di resina con cui è stato realizzato, estremamente fragile. Da maneggiare con assoluta attenzione sia la coda che la chioma demoniaca. Pena, l’andare in pezzi ogni piccola ramificazione.

Considerando la spesa, non irrilevante, all’epoca si collocava in una fascia di mercato abbastanza ristretta e non è mai stata facile da reperire. Purtroppo non sono riuscito a trovare informazioni sulla tiratura, che penso fosse comunque limitata.

 

LA NOSTRA PAGELLA
: ★★★★☆
: ★★½☆☆
: ★★★★☆
: ★★☆☆☆
: ★★☆☆☆
Media: ★★★☆☆
PRO
  • connotazione molto personale
  • design e posa riusciti
  • base in legno e dimensioni medie
CONTRO
  • particolari poco dettagliati
  • rara e mediamente costosa
  • in 15 anni si sono fatti progressi

 

Galleria Fotografica