Mar 122014
 
Recensione T02: Getter Black
Produttore:
Sentinel
Data prod.:
Gennaio 2014
Materiali:
Array
Accessori:
Mantello in tessuto, sciarpa, coppia di Getter Tomahawk, catena per Tomahawk, quanttro coppie di mani, coppia di punte per pugni (Spike Knukle), supporti vari, stand espositivo con braccio di supporto
Altezza:
115 (mm)
Peso:
243 (g)
Manuale:
Pieghevole bianco e nero
Fornitore:
www.zonahobby.com
Prezzo orig.:
10290 Yen

Fa sempre piacere scoprire nuove realtà che si affacciano nel mondo dei chogokin.

Sen-ti-nel, dopo un timido approccio tutto tecnologico con il suo Guren Lagan iper articolato, ma completamente in materiale plastico, ci prova con questo primo Getter in versione Black che anticipa di poco la versione classica.

Andiamo a scoprire nel dettaglio, cosa è stato messo in capo per fare la differenza in un mondo ormai affollato di proposte.

La confezione

Scatola elegantissima e compatta.

Il nero opaco che fa da sfondo è arricchito da una grafica minimale  e moderna con le foto del modello come tema protagonista. Ottima la presenza della vetrinetta che lascia intravedere tutta la ricca dotazione e sulla spalla del coperchio presenta i credits del progetto.

Cartonato di ottima fattura ed un blister nero al posto del trasparente completano la superiore percezione di qualità, pur essendo io un affezionato del polistirolo.

Dotazioni ed accessori

La dotazione è davvero ricca, comprendendo ben quattro coppie di mani, i due tomahawk con catena in metallo, punte tira pugni, mantello e stand; ma l’aspetto più interessante è la qualità di questi accessori ed in particolare del mantello che ha saputo superare tutti i pregiudizi legati ad un indumento assegnato ad un chogokin.

La scelta di un tessuto spesso  dalla trama fitta, l’accoppiamento delle due pezze (una rossa e l’altra nera) e la cucitura, disegnano un mantello credibile o per lo meno, coerente con quanto visto nell’ OAV, dove le getter wing apparivano svolazzanti e dinamiche, appunto come un mantello.

L’unico punto debole di tutta la dotazione è lo stand, che sebbene nelle foto on line, sembrasse in grado di sostenere bene il modellino, in realtà ho trovato debole, anche tentando di stringere le viti del braccio articolato.

Qualità e finitura

Strano questo Getter. Dalle foto scaturisce una precisione degna di nota che si conferma anche dal vivo. L’opacità della vernice nera, al tanto lascia una sensazione generale di delicatezza. Ovviamente non ho intenzione di metterlo alla prova, ma visto l’esito dei segni dorati sui manici delle asce, inserite nel supporto, consiglio di maneggiare con attenzione le parti che tendono a sfregare.

Per il resto, la realizzazione è da punto di riferimento. Nemmeno i primi piani fotografici, sollevano incertezze. Un lavoro quasi da amanuense.

Anche se ben realizzato, alcuni piccole imprecisioni, sono presenti all’attaccatura del collo del mantello. Poca cosa, anche perché coperte quasi totalmente dalla sciarpa in plastica.

Articolazioni e posabilità

Progetto raffinatissimo, con soluzioni complesse ma belle e funzionali.

Impossibile contare, fra articolazioni telescopiche con più fulcri, uniball, particolari mobili, quante pose si possono far assumere.

Unico vero dubbio è la resistenza nel tempo di soluzioni tanto evolute e piccole. Sicuramente tutto il modello è da maneggiare con cura, tanto che il produttore si è subito prodigati nel rilasciare un filmato specifico su come manipolare questo Getter, cosa assai poco comune.

Fedeltà

Se confrontato con altri Getter derivanti dall’oav The Last Day, si evidenzia subito, come le proporzioni rotonde siano state finalmente rispettate.

Persino Bandai, col suo Gx-52, si era data ad un’interpretazione più filante. Sen-ti-nel invece no, ha imboccato la strada opposta donando forme persino troppo abbondanti.

Anche in questo caso, hanno saputo fare la differenza ed in effetti, questa di Sen-ti-nel è probabilmente la miglior interpretazione prodotta fino ad oggi.

C’è una licenza sul fatto di aver posizionato le scuri attaccate dietro la schiena. Soluzione che non ha riscontri nel Getter animato.

Riflessioni e soluzioni tecniche

Le soluzioni raffinate ma delicate, la giusta  “rotondità”  una buona percentuale di metallo, è dunque il modello perfetto?

No e come lui nessuno potrà mai esserlo. Ci sarà sempre un compromesso o qualche dettaglio che potrà trovare miglioramento.

Il modello, è un gioiellino, ma piccolo e questo ha conseguenze sulla fragilità di articolazioni complesse ma delicate.

Una scala maggiore, probabilmente avrebbe giovato un po’ a tutti, magari a scapito dei nostri portafogli.

Conclusioni e Pagella

Speriamo che questi Getter one di Sen-ti-nel siano degli apri pista. Speriamo, perché come primi die-cast sono fantastici.

Poco importa se vadano maneggiati con cura, se alla fine sia relativamente più costosi di un Gx qualunque. Sono fatti dannatamente bene, posabilissimi ed affascinanti come pochi prodotti prima d’ora.

E’ vero sono piccoli e se vogliamo quasi vanno maneggiati come un orologio, tanto sono ricchi di meccanismi minuti e complicati, ma cavolo almeno qualcosa di nuovo è stato portato alla nostra attenzione ed è pure bello…

 

LA NOSTRA PAGELLA
: ★★★★☆
: ★★★★☆
: ★★★★★
: ★★★★½
: ★★★★½
Media: ★★★★½
PRO
  • Soluzioni raffinate (progetto full CAD)
  • Dettagli e precisione fuori scala
  • Molto posizionabile
CONTRO
  • Non è un pezzo economico
  • Maneggiare con cura
  • Piccolino